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Giga giocosa

C’è stato un momento preciso nella mia vita nel quale mi sono rinchiuso nel retro bottega di mia madre per passarci interi pomeriggi a suonare. Ero parecchio giovane. Mi ripetevo una curiosa litania nel cervello, che diceva ogni minuto passato a suonare è un minuto ben speso, in una sorta di filosofia del presente sul tipo di cogli l’attimo, o piuttosto, come preferisco, la vita è adesso della Collina dei Conigli.
Le corde mi hanno rimandato sempre scie di schiuma sull’acqua del mare, ed in tutti i modi, marinaio o musicista dovevo essere. Il mare alto mi fa un po’ paura, ma con gli occhi ci so navigare, so long.