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Corrente

Eppure la musica è viva. La trovi nelle strade, la trovi nei posti che non ti aspetteresti mai. La musica di oggi è come erba, che cresce tra le crepe del cemento, erba che la gente schiaccia camminando distrattamente, erba che nessuno nota.
Ma che altrettanto caparbiamente resiste.
La rete, nel bene e nel male, consente libero accesso ai tanti che altrimenti non avrebbero modo di esprimersi, non avrebbero accesso alle sale che contano, non potrebbero raggiungere il loro pubblico, sì variegato e disperso sul pianeta.
In rete si ascoltano molte buone cose, a volte eccellenti, basta saper porre sufficiente attenzione.
Nei pub fuori mano, i musicisti proseguono nella loro opera di persuasione, e cantano spesso fuori dal coro per quelli che ancora sanno ascoltare.
Nelle piccole chiese, di tanto in tanto, fa capolino un giovane angelo con la chitarra, un vecchio diavolo armato di zufolo; costoro suoneranno per poche lire, ma se l’Arte sopravvive a loro andrà il merito.
Ed i Veri Maestri esistono pure, camminano sospesi a mezz’aria ignari della mediocrità circostante, mediocrità di chi li ascolta e li sospinge senza coglierne lo splendore. Se vuoi osservare il sole devi attendere il tramonto.