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Rondò II

Esiste un momento preciso nel quale noi tutti smettiamo di essere materia inerte nelle mani di qualcuno, che a suo piacimento crea modelli. Tale momento, chiamato da molti avvento della maturità, sancisce la fine del bimbo e la nascita dell’uomo. Al di là di queste mediocri considerazioni, tale dinamica nel mio caso non funziona, e ho come la sensazione che per ognuno di noi esista una dinamica sempre differente, una sorta di veste personale e perfettamente aderente.
Io mi sento profondamente bambino ancor oggi, e sono forse stato adulto fin da piccolo. Non lo so. Quel che so è che ad un certo punto ho sentito il bisogno di eliminare tutto quanto altri avevano scritto per ritrovare il bianco del mio foglio, al fine di scrivere finalmente su quel bianco pochi ma nitidi simboli, gli unici nei quali ritrovavo me stesso